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Un traghetto si è arenato a Olbia il sabato dell'esodo

Me ne sono accorto solo ora leggendo uno sviluppo del caso. La mattina di sabato scorso, il 9 agosto da bollino nero, un traghetto della Compagnia Italiana di Navigazione (per gli amici Tirrenia) trasportava oltre duemila persone in arrivo da Genova. Ma pima di iniziare le vacanze sono dovute rimanere appassionatamente sul ponte 8 della motonave Bithia, una nave per niente male costruita una decina di anni fa, a godersi l'alba fermi alla fine del canale che collega l'Isola Tavolara al porto di Olbia. Nessun guasto nè allevamenti di cozze travolti a quanto pare (lì ce ne sono molti). Una manovra insolita ha portato il traghetto a spostarsi di qualche metro fino a uscire dagli alti fondali ed essere attirato a ventosa da una secca. 
I rimorchiatori del porto si sono occupati di salvare idealmente il traghetto che non ha subito alcun danneggiamento. Anche passeggeri e veicoli imbarcati non ne hanno risentito, se non per il ritardo poco piacevole. Dobbiamo immaginarlo! Bithia è ripartito dopo le perizie alla volta di Genova con alcune ore di ritardo. A quanto pare quel basso fondale sabbioso non era segnalato sulle carte nautiche. È ora in discussione l'ipotesi dell'errore umano da parte del comandante del porto che assiste nelle operazioni di ormeggio, proprio per la manovra indonsueta eseguita. Mi diverto a fare supposizioni (spesso infondate quindi prendetele con le pinze). Immagino che chi si trovava sul ponte di comando a capitanare le manovre avesse in mente di abbreviare al massimo i tempi di manovra visto il traffico non indifferente di queste giornate sia a terra che nelle acque dell'Isola Bianca. Quello che importa (ecco perché mi permetto di "immaginare") è che nessuno si è fatto male e il danno economico è stato ridotto solo all'assistenza e al controllo dello scafo. 
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