Gibilterra, quel gibbo di terra

Famigerata nell'età moderna per questioni di guerre e pace, Gibilterra è oggi conosciuta per il nome che dà allo stretto su cui si affaccia. Sede delle colonne d'Ercole degli antichi è oggi una roccaforte Inglese a pochi passi dalla Spagna, anzi, proprio attaccata. Nel 1713 la Spagna vi aveva rinunciato, insieme a Minorca, quando nel caos della guerra di successione gli inglesi erano arrivati ad impossessarsene.

Nei secoli i successori di Filippo V di Castiglia provarono a riprendersela ma nulla da fare: gli inglesi, forti delle parole del trattato di Utrecht, non demorsero neanche davanti alla violenza di Francisco Franco durante e dopo la guerra civile del secondo dopoguerra. Infatti, mentre Minorca con l'intervento di Napoleone ad Amiens nel 1802 si ridipinse di giallo e rosso, Gibilterra è tuttora un territorio controllato direttamente dalla corona inglese, con la sua sterlina di pari valore a quella inglese e con 28 mila e passa persone che parlano la stessa lingua della regina ma con la cadenza andalusa. E' curioso anche scoprire che una comunità genovese si sia insediata lì sin dal XVI secolo, ma per questo rimando a Wikipedia se no divento noioso.. Tornando a noi, nel 2002 questi hanno ancora una volta confermato la loro fedeltà al regno d'Inghilterra con un referendum ed è quindi sempre rimasta chiusa la barriera a nord dell'aeroporto.
Ed è proprio qui che volevo arrivare: all'aeroporto. Ce ne sono molti strani per il mondo ma questo è davvero curioso. Ciò che stupisce è la strada pubblica che attraversa la pista! Un vero e proprio passaggio a livello per scavalcare lo scalo aereo, che si distende parallelamente alla linea di confine e proprio in maniera trasversale rispetto all'unica via di accesso all'abitato. Ultimamente con il simulatore di volo sono stato lì e ho fatto un video di un tipico atterraggio nella strana penisola. Dev'essere molto suggestivo!