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Il raddoppio della Genova-Ventimiglia

La prima volta che sono salito su un treno avevo 8 anni ed ero ad Alassio, in provincia di Savona. Stavo andando con la mia famiglia a Mentone, in Francia, ed ero rimasto affascinato dalla bellezza del paesaggio, da questo sorvolare le scogleire su cui si infrangono le onde, dimenticandomi completamente di essere su un mezzo terrestre. Da quel momento io ho in mente il treno in quel senso, come un mezzo dalle dolci manovre, che accelera e frena senza fretta, sul confine tra terra e mare. Ma è così in poche realtà purtroppo per me. Una di queste realtà, proprio quella a cui sono affezionato, sembra essere destinata a rivoluzionarsi, seppur in parte.
Le ferrovie litoranee liguri sono due. Una va a levante verso Pisa, ed è già a doppio binario dagli anni '70, l'altra porta verso la Francia, e in parte è a binario unico. Nel 2001 è stata inaugurata la variante di 24 chilometri che dopo Bordighera entra in galleria passando dalla innovativa fermata di San Remo per risbucare prima di Diano Marina, dove torna ad essere un binario unico attraverso Cervo, Andora, Alassio e Albenga. Qui torna a due binari solo per qualche chilometro, fino a Loano, da cui a binario semplice prosegue per collegare Pietra Ligure a Finale, per poi tornare doppia fino a Genova. Ciò che affascina però non rassicura: la linea, oltre ad esser poco ricettiva, è in troppi punti costruita su terreni pericolosi che peraltro sono affacciati direttamente sul mare. Lo scorso 17 gennaio si è sfiorata la tragedia quando tra Andora e
La vecchia stazione di San Remo
Cervo uno smottamento ha provocato il deragliamento di un treno. Oggi quei vagoni sono in rimozione mentre a breve ripartiranno i lavori per completare il tratto in galleria che inaugurerebbe la nuova fermata di Diano Marina, mettendo fuori uso la linea che attraversa Cervo, nel 2016. I lavori dovevano concludersi  5 anni fa ma la procura di Savona aveva riscontrato delle inadempienze per quanto riguarda i materiali utilizzati nella costruzione da parte dell'appaltatrice spagnola Ferrovial, che ha invece rimandato le accuse a RFI più volte. Ora si è stabilito che le cause dei ritardi non dipenderebbero dall'impresa incaricata di completare il collegamento variante tra San lorenzo e Andora di 19 chilometri, di cui solo 3 all'esterno.
La nuova stazione di Imperia
Il progetto prevede anche la costruzione della nuova stazione di Imperia che andrebbe a sostituire le due oggi presenti di Porto Maurizio e Oneglia. Vista la situazione di emergenza verificatasi di recente è stato possibile procedere con la perizia ed ora la procura ha permesso la riapertura dei cantieri dopo aver costatato che la ditta appaltatrice fosse in regola. Sarà davvero tutto a posto oppure hanno voluto sbloccare il caso solo per aprire a breve questa galleria e "mettere una pietra" sulla questione del dissesto idrogeologico del litorale tra Andora e Cervo?
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